Che cos'è l'osteopatia e in che modo può aiutarti
L’osteopatia è una disciplina terapeutica alternativa basata su un approccio olistico al benessere della persona e finalizzata al miglioramento della percezione del dolore dovuto a cause fisiche o psicologiche.
La terapia osteopatica consiste nell’esecuzione ripetuta di trattamenti manipolativi localizzati in alcune parti del corpo ed è finalizzata alla completa scomparsa o al miglioramento della percezione del dolore dovuto a patologie pregresse, disabilità congenite o acquisite, posture scorrette o anche cause psicologiche che determinano la percezione di dolore generalizzato o localizzato non legato ad alcuna problematica medica evidente.
I principi dell’osteopatia
Il mio approccio all’osteopatia concorda con la visione comune a molti altri colleghi e colleghe, secondo cui la salute e il benessere della persona sono fondati sul benessere sistemico della mente e dello spirito. Questi principi mi permettono di concentrarmi sull’individuo più che sul problema o sulla malattia, con un approccio olistico alla medicina tradizionale.
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L’essere umano è un’unità dinamica di funzioni.
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L’equilibrio fra corpo, mente e spirito determina lo stato di salute della persona.
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Il corpo possiede dei meccanismi di autoregolazione e autoguarigione.
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La struttura e la funzione del corpo sono correlate fra di loro.
Come funziona il trattamento osteopatico
La seduta con un osteopata parte sempre da un’attenta anamnesi dell’individuo. Questa può essere effettuata in maniera manuale e con l’ausilio di esami diagnostici fatti in precedenza. Prima di sottoporre la persona al trattamento osteopatico, chiedo di raccontarmi i propri disturbi e di effettuare una serie di movimenti, allungamenti e piegamenti che mi permetteranno di individuare cosa non va.
Riconosciute le problematiche a livello vertebrale, temporo-mandibolare, fasciale, scheletrico o muscolare, procedo al trattamento osteopatico vero e proprio. Nessun farmaco viene utilizzato all’interno della cura osteopatica, che si avvale solo delle mani del professionista.
Introducendo delle forze manuali correttive (pressioni, allungamenti, distensioni) aiuto la persona ad acquisire una maggiore mobilità del corpo e a raggiungere un livello di benessere più alto.
Quando rivolgersi all’osteopata?
L’osteopata effettua principalmente interventi di aggiustamento osteopatico per problematiche di tipo muscolo-scheletrico, ma è capace di affrontare anche problemi intestinali e ginecologici, disturbi dell’apparato endocrino, nevralgie, cefalee e malattie croniche legate al dolore e alla stanchezza.
La rete di connessione che unisce i tessuti del corpo umano, infatti, permette di raggiungere con la manipolazione anche organi e sistemi che si trovano in profondità. Per questo motivo ridurre l’osteopatia alla disciplina che cura il mal di schiena è estremamente sbagliato.
Quando rivolgersi a un osteopata quindi? Secondo molti, soltanto quando arriva un problema alla colonna vertebrale. Spesso, infatti, il trattamento osteopatico viene associato a cervicalgie, lombalgie e altri disturbi a livello delle vertebre. Invece, le cure osteopatiche sono molto più vaste e comprendono anche il trattamento di neonati e donne in gravidanza.
In genere, si pensa all’osteopata come a un professionista a cui rivolgersi in tarda età, ma ogni fase della vita ha bisogno di un senso di benessere generalizzato per l’individuo. Dai neonati ai bambini, dagli adolescenti agli adulti fino agli anziani, rivolgersi a un osteopata può sempre migliorare la salute della persona.
Benefici dell’osteopatia
Il trattamento osteopatico può avere un effetti positivi su diverse tipologie di disturbi fisici, per esempio:
- emicrania e altri tipi di cefalee;
- disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare;
- problemi all’orecchio, al naso e alla gola;
- malattie reumatiche;
- artriti e tendiniti;
- disturbi dell’apparato urinario;
- problemi sessuali e ginecologici;
- problemi digestivi e polmonari.
Inoltre, l’osteopatia fa bene anche al benessere emotivo e mentale. Il corpo umano, infatti, è un tutto e, risolti i disturbi fisici, anche la mente e l’anima ne risentono positivamente.
Effetti collaterali dell’osteopatia, controindicazioni e reazioni post trattamento
La cura osteopatica è considerata a basso rischio di effetti collaterali poiché non utilizza farmaci o altre sostanze chimiche ma la sola manipolazione di punti critici del corpo.
Viene chiesto il parere del medico curante nel caso di patologie in fase avanzata e lesioni causate da un trauma o da un incidente.
Di fronte a situazioni particolari, dedico molto spazio alla fase consulenziale per capire se il trattamento osteopatico è la soluzione adatta al problema. Un bravo osteopata, infatti, dovrebbe sempre informarsi dello stato di salute generale del paziente e, se è il caso, chiedere ai colleghi specialisti informazioni su patologie e problematiche particolari.
Inoltre, prima di effettuare il trattamento informo sempre la persona riguardo alle possibili reazioni post-seduta che potrebbero verificarsi. È possibile, infatti, accusare dolori o un apparente peggioramento dopo le manipolazioni osteopatiche e in rari casi si manifestano giramenti di testa, diarrea, nausea, dolore ai reni o mal di schiena dopo la seduta. Si tratta di effetti collaterali del tutto normali, che si risolvono spontaneamente nel breve termine.
Il motivo per cui si verificano questi eventi è molto semplice: il trattamento osteopatico mira a ristabilire un equilibrio perso o danneggiato. Dunque, dopo la seduta, il corpo necessita di un periodo di assestamento durante il quale abbandona gradualmente lo stato di malessere per raggiungere quello di un nuovo benessere.